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Di Valerio Sembianza
Dogs of Berlin è una serie televisiva tedesca creata, diretta, prodotta e sceneggiata da Christian Alvart. È la seconda serie tedesca prodotta da Netflix dopo Dark ed è stata interamente pubblicata il 7 dicembre 2018 .
La serie s’incentra sull’omicidio di un calciatore turco-tedesco che cade vittima di un crimine alla vigilia di una partita di calcio internazionale.
Molte cose sembrano possibili, come quella che i neo-nazisti Marzahn sono dietro al delitto, o il clan turco della superstar del calcio. Le indagini, tuttavia, vanno anche nella direzione della mafia di Berlino, che ha preso di mira i più importanti uffici della capitale.
Sembra che quando Netflix finanzia uno spettacolo, soprattutto internazionale, il creatore dello show senta il bisogno non solo di farlo dark, ma di fare davvero dark.
Questo è il caso di Dogs Of Berlin, che è uno degli spettacoli più cinici che si siano visti in questa stagione televisiva.
Una rivolta per le strade di Berlino. Una voce fuori campo dice: “Sapevo che il giorno della resa dei conti sarebbe arrivato, ma non avrei mai pensato che avrei bruciato la città con me”.
Sette giorni prima, ci siamo trasferiti in un appartamento per vedere un uomo fare sesso vigoroso con il suo partner. Quando il suo giovane figlio entra, nessuno dei due sembra essere imbarazzato. Il ragazzo dice che il bambino puzza. L’uomo cambia il bambino e la porta fuori dal balcone per poter fumare. Lì, vede l’attività della polizia in fondo all’isolato. Quindi prende il bambino e scende per vedere cosa sta succedendo.
Si scopre Kurt Grimmer (Felix Kramer), un detective federale e i poliziotti che si sono assicurati quella che risulta essere una scena di un omicidio.
La sua squadra non è in servizio, ma sente il bisogno di guardare comunque; quando scopre chi è, è scioccato. Dice alla polizia di non permettere a nessuno di toccare la scena.
Il corpo è di un famoso calciatore turco che ha deciso di giocare per la nazionale tedesca, facendo incazzare un numero di turchi e tedeschi che non vogliono un turco nella propria squadra.
Non solo vuole il caso, chiama il suo capo e chiede che non vengano resi noti dettagli fino a dopo la partita di qualificazione per la Coppa del Mondo Turchia-Germania del giorno successivo.
Vi è qualcosa di profondamente inquietante in Dogs of Berlin.
Forse perché l’idea di un altro poliziotto inaffidabile in TV ci annoia, o è il fatto che Grimmer non è solo un poliziotto corrotto (si scoprirà in seguito), ma è un poliziotto corrotto che trascina i casi quando è fuori servizio, porta i bambini sulle scene del crimine, gioca con informazioni interne ed è un cattivo ragazzo in generale.
È come se tutti i cliché di “poliziotto cattivo” siano stati inscritti in Grimmer, rendendo più difficile per lo spettatore rendersi partecipe se il ragazzo vince la scommessa o prende l’assassino della stella del calcio.
E poi troviamo tanto sesso in questa serie, tanto sesso che sembra essere però solo una distrazione di cui lo spettacolo non ha bisogno.Dogs of Berlin è troppo cupo e cinico per essere un passatempo, non importa quante tette vediamo.