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    Home»Recensioni»Morrison- La Recensione
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    Morrison- La Recensione

    By giubors21 Maggio 2021Updated:21 Maggio 20212 Mins Read
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    Finalmente dopo tanti mesi di streaming e rewatch, si ritorna in sala. E si parte con l’ambiziosa e, a tratti, autobiografica opera del frontman dei Tiromancino Federico Zampaglione in uscita il prossimo 20 maggio.

    Il giovane Ludovico (Lorenzo Zurzolo) sogna di fare il musicista e si esibisce nello storico locale in riva al Tevere Morrison con i suoi 3 inseparabili amici Ciccio (Valentino Campitelli), Attila (Gabriele  Sorrentino) e Zed (Daniele Rienzo). La routine del ragazzo, tra l’amore non corrisposto per la coinquilina Giulia (Carlotta Antonelli) e il difficile rapporto col padre (Andrea Renzi) subisce un brusco cambiamento dopo il fortuito incontro con l’affermato cantautore Libero (Giovanni Calcagno).

    Un racconto di formazione a sfondo musicale che cerca di trasformarsi in una riflessione (anche dai risvolti drammatici e cinici) sulle insidie di un mondo dello spettacolo il quale è una cosa diversa da quello dell’arte, simile a molte altre pellicole del genere (praticamente un cliché l’amicizia e il rapporto quasi paterno tra l’esordiente e il musicista famoso ma in declino) che funziona perfettamente a livello di colonna sonora curata dallo stesso regista e composta, tra gli altri, dai brani Cerotti (scritta dai Tiromancino e da Gazelle), Di sale e di fuoco e Sotto Sotto, ma non a livello di sceneggiatura: incoerente, sconnessa e infarcita luoghi comuni e colpi di scena poco credibili, degni della peggiore soap opera.

    Zurzolo, molto bravo nel cine cocomero Sotto il sole di Riccione e nel thriller Weekend, non si dimostra, invece, all’altezza della responsabilità di essere il protagonista della storia, specie rispetto agli ottimi comprimari (a cominciare da Calgagno), mentre tutto sommato inutili appaiono i vari camei di Adamo Dionisi, Riccardo De Filippis (guarda caso nei panni di due poco di buono) e di Ermal Meta in quelli di uno spietato critico musicale.

    Nel complesso un film mediocre anche se pieno di buone intenzioni e in cui risuona forte la sincera passione del regista per la musica. 

    Andrea Persi

    Eccovi il trailer

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