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    West Side Story, la Recensione

    By giubors4 Gennaio 2022Updated:9 Gennaio 20223 Mins Read
    West Passione Cinema
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    Valutazione Complessiva

    5.5

    Si potrebbe dire che, siccome solo un mito può raccontare una leggenda, solo Steven Spielberg poteva nuovamente trasporre sul grande schermo, 50 anni dopo la versione con la sfortunata Natalie Wood e Richard Beymer (destinato a diventare famoso tra grande pubblico nel ruolo del perfido Benjamin Horne di Twin Peaks), il musical teatrale di Arthur Laurents, Stephen Sondheim e Leonard Bernstein.

    In un quartiere di New York prossimo alla demolizione la banda dei Jets guidata da Riff (Mike Faist) si batte contro quella degli Sharks, formata da immigrati portoricani e comandata dal pugile Bernardo (David Alvarez) per il controllo del territorio. Mente la tensione tra due gruppi sta per sfociare nello scontro finale, Tony (Ansel Elgort) ex capo dei Jets che dopo una detenzione in carcere cerca di rigare dritto aiutato dall’anziana Valentina (Rita Moreno) e Maria (Rachel Zegler) la sorella di Bernardo, si innamorano.

    In maniera insolita per un regista che ha fatto del lieto fine e dell’ottimismo il suo marchio di fabbrica, Spielberg rende più oscura, pur non rinunciando al clima “variopinto” del film originale, l’atmosfera della pellicola, ambientandola in una New York fatta di edifici diroccati che sembrano usciti dal set de Salvate il soldato Ryan (o dal medio oriente di oggi se preferite)la cui funzione scenografica è quella di rendere lugubri le sequenze notturne e, narrativamente, di enfatizzare l’assurdità del rancore tra le gang che si battono per un territorio destinato a sparire per far posto a un quartiere per i ricchi. Tra le altre innovazioni di questa nuova versione del musical ispirato a Romeo e Giulietta (ma dal finale in parte diverso) c’è l’introduzione del personaggio di Valentina, interpretato da Rita Moreno che nella precedente versione era Anita la fidanzata di Bernardo, ora interpretata da Ariana DeBose, che canta il malinconico brano Somewhere e assume il ruolo del religioso Frate Lorenzo del dramma shakespeariano e un maggiore spazio concesso ai personaggi minori come il tomboy Anybody (Ezra Menas) e i poliziotti Schrank (Corey Stroll) e Krupke (Brian d’Arcy James), il cui brano dedicato a quest’ultimo (Gee, Officer Krupke) è certamente uno meglio riusciti anche a livello coreografico assieme all’iconico America, da rimarcare il sapiente utilizzo nel primo degli spazi ristretti della stazione di polizia e nel secondo di quelli immensi delle strade cittadine.

    Nel complesso bravi anche i protagonist anche se Elgort appare impacciato nel canto e nel ballo mentre la Zegler nel recitato, sebbene a sua parziale scusante, non si possa negare le maggiori difficoltà poste dal personaggio di Maria.

    La pellicola del regista di E.T. è un tripudio di musica e colori ed probabilmente è il miglior remake possibile del capolavoro di Robert Wise.

    Eccovi il trailer

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